ALATRI (FR)
Sembra incredibile ma ad Alatri ci sono ancora esemplari da trovare, dopo gli innumerevoli censiti negli ultimi quindici anni! Eppure è ciò che è successo a noi, in una visita serale di passaggio nella cittadina (già visitata in precedenza due volte, nel 2009 e nel 2010): abbiamo adocchiato almeno due nuovi schemi di filetto incisi sulle lastre di un basso muretto d'angolo nei pressi di un'abitazione prospettante su Corso Garibaldi. Purtroppo non abbiamo memorizzato il numero civico ma il riferimento è la Fontana Antonini, che è addossata allo stabile. Le Triplici Cinte possono sfuggire, se davanti al marciapiede vi fosse parcheggiata un'auto, ad esempio, ma in quel momento lo spazio era libero e l'occhio vi è caduto sopra nonostante fosse già buio. Siamo riusciti a ricavare alcune fotografie, in cui due esemplari si vedono chiaramente, un terzo (o forse anche un quarto) sono francamente dubbi (bisogna vederli con luce adeguata). La prima TC (foto di apertura) è molto usurata ma è possibile distinguere il modello, che è con diagonali. La seconda si presenta ancora più consunta, è provvista anch'essa di diagonali e forse aveva un foro centrale:
La seconda Triplice Cinta localizzata
Esemplare dubbio
Il contesto: in primo piano il basso muretto dove si trovano le TC. Si vede il portale del palazzo e, a sinistra, la Fontana Antonini
Le frecce indicano la posizione dei due tavolieri. Interposta tra le due TC vi è un'incisione dubbia, come già accennato, ripartita su due diverse lastre (segno che fu tracciata quando queste ultime erano già state posate)
Notizie sulla Fontana Antonini: "Collocata nel rione Spidini, proprio davanti la chiesa di San Gabriele, venne costruita nel 1869. Come riportato dall'iscrizione centrale le spese furono a carico del conte Filippo Antonini, gonfaloniere della città che ne affidò il progetto all'architetto Giuseppe Olivieri. La fontana ha un prospetto strutturalmente semplice e richiama i portoni dei palazzi circostanti: tutto è raccolto entro il motivo classico dell'arcata a sesto pieno, a cui obbedisce ogni altro elemento della posata composizione. Esplicita appena la costruzione allegorica, direttamente ispirata all'araldica degli Antonini, di cui si avverte il ricordo nella chiara allusione a draghi che gettano acqua e alle numerose stelle a otto punte che interrompono la ghiera ed i piedritti dell'arco" (fonte notizie).
- Crediti: segnalazione e foto Marisa Uberti (12/08/2021)
- Scheda inserita da M. Uberti il 02/09/2021