CENTOVALLI (fraz. LIONZA, CANTON TICINO)
L'esemplare (che misura 22 x 24 cm ca) è situato in una proprietà privata (nota come "Ca' du Capélan"); è scolpito su una pietra usata come copertura di un muretto. Accanto allo schema si trovano due date: 1909 (forse epoca di realizzazione del tavoliere) e, redatte in modo capovolto rispetto alla precedente, si trovano la data 1923 e le iniziali F.G.
Il modello è con diagonali e foro centrale non profondo. Di rilevanza un intaglio quadrangolare effettuato nella parte inferiore destra (guardando la foto), dal quale partono due segmenti curvi o canalini che sembrano terminare in due fossette (buchette circolari), forse usate per un altro gioco (quello delle biglie?). Questo "scavo" geometrico nella pietra lo abbiamo notato anche in un altro tavoliere presente nel nostro database: il Tris inciso sulla balaustra del Palazzo Vescovile di Bisceglie (BT, in Italia meridionale); in quel caso si trova nella parte inferiore sinistra ma non si osservano i "canalini" (tuttavia la pietra ha uno scasso proprio adiacente al "ritaglio"). Sono due schemi diversi e lontani geograficamente, ma riteniamo siano particolari interessanti da far notare ai nostri lettori anche perchè - per il momento- ne è ignota l'origine e la funzione (per contenere le pedine non si rovinava uno schema da gioco, che invece risulta compromesso (sia nel caso di Lionza che di Bisceglie) ed è verosimile che siano stati realizzati quando il gioco originario aveva perso interesse.
Maggiori informazioni https://www.centro-studi-triplice-cinta.com/products/bisceglie-bt1/
La posizione primitiva della lastra di Lionza non è nota ma si sa che nei dintorni fossero presenti almeno altri due esemplari: uno su un tavolo (perduto) e un altro - più piccolo- si trovava in un paese vicino (Borgnone, già nel nostro database) ma fu distrutto in seguito al restauro di una scala esterna pertinente ad una stalla (dove si trovava). Sappiamo che quest'ultimo era nel modello con le diagonali ed è giunta testimonianza al nostro segnalatore che vi si giocasse con 9 pedine (cosa curiosa perchè, con tale schema, servono normalmente 12 pedine, n.d.r.) e naturalmente si faceva "filetto" o "tris" (tre pedine dello stesso colore in fila) anche in diagonale. Localmente il gioco era chiamato "Mulino" o Tavola Mulino.
- Crediti: segnalazione e foto Vittorio Kellenberger (30 marzo 2021), che ringraziamo vivamente. E' di imminente uscita un articolo dedicato a questo esemplare, a firma dello stesso Kellenberger per la rivista culturale locale "TRETERRE"
- Scheda inserita il 07/04/2021 da M. Uberti