City of LONDON
In occasione della mostra londinese (British Library) "Punk 1976-1978" aperta fino al 2 ottobre 2016, sono esposti anche dei manoscritti medievali, per mostrare come gli atteggiamenti ribelli e le acconciature bizzarre esistevano ben prima di 40 anni fa!
Tra i numerosi manoscritti medievali che la prestigiosa Libreria conserva vi è anche una serie particolarmente pertinente alla scena "punk" più tarda: demoni e vizi, virtù, antiCristi e l'anarchia. Alcuni si riferiscono all'Apocalisse (Rivelazione), in cui spesso una Bestia è descritta come l'Anticristo. Una diversa serie è rappresentata dalle copie della "Psychomachia" di Prudenzio, un governatore romano della provincia dalla Spagna del Nord (413 d.C.). Quest'opera descrive le Sette Virtù Teologali, il duello tra i Sette Vizi Capitali e la lotta con il culto delle divinità pagane. Nel mezzo, il poeta divaga con esempi biblici per sottolineare che i vizi si oppongono a ciò che Cristo insegna mentre le Virtù aiutano le anime a salvarsi.
Mentre i punk degli anni moderni usavano vestiti strappati e capelli selvaggi come segno di ribellione contro-culturale, nel "Psychomachia" tale abbigliamento non era appannaggio solo dei vizi perchè non era vietato nemmeno alle Virtù.
Nella scena che ci interessa, tuttavia, non sono i capelli o le vesti che ci interessa sottolineare, perchè dobbiamo guardare in basso a destra, dove fa bella mostra un "tris", il quadrato ottopartito. Accanto vi è un animale (un montone?) che sembra avere il collare legato allo schema.
La scena raffigura la Fede che combatte contro gli antichi dei pagani
In questo caso il "tris" potrebbe rappresentare Cristo, la cui centralità si irradia in ogni direzione (8 direzioni). Al centro si osserva un fiore e gli incroci dello schema sono contrassegnati da punti (quando li troviamo negli esemplari incisi, corrispondono a fori o coppelline).
Ai lati dello schema (superiormente e inferiormente) si notano delle "appendici" (supporti?), dei quali sfugge la finalità. Lo schema non sembra essere stato aggiunto in un secondo momento (e poter fungere in tal caso da gioco), pertanto potrebbe avere un profondo significato simbolico cristologico.
(MS 24199, f. 4v)
Sul'altro lato dello stesso "folio", si trova un'altra iconografia interessante. Si noti quella sorta di altare che ha una decorazione sul davanti, che ricorda (ma non è) lo schema dell'Alquerque-12. Ancora fiori (identici a quello del "tris"), grandi e piccoli, e punti neri (grandi e piccoli) messi agli incroci con grande cura.
(MS 24199, f. 4r)
Maggiori informazioni a questo link.
- Segnalazione di Sylvestre Jonquay, che ringraziamo vivamente (Giugno 2016)
- Scheda compilata da Marisa Uberti, compresa la sintetica traduzione dalla pagina in inglese (indicata nel link) e pubblicata nel giugno 2016