ROCCASECCA DEI VOLSCI (LT)

L'esemplare di  TC è inciso sul primo gradino dello scalone interno del Castello Baronale (ha origini nel XIV secolo ma le forme attuali risalgono al XVII sec, quando apparteneva alla nobile Famiglia dei Massimo), attualmente sede del Municipio.

 

   Ingresso del castello baronale

Roccasecca dei Volsci (LT) non è da confondere con l'altra Roccasecca (quella dove si trova il borgo di Caprile (FR) con una TC, v. scheda). Fondata dai profughi della romana Privernum (distrutta nel VIII secolo  dalle scorrerie dei saraceni), Roccasecca dei Volsci, nel Medio Evo , si chiamava "Castrum Crucis" o "Santa Croce". Sorge su uno sperone roccioso dei Monti Ausoni,  allo sbocco della media valle dell'Amaseno nella pianura pontina. Dal XI al XII appartenne ai Frangipane per poi passare ai potenti Conti di Ceccano. Nel XIV secolo fu la volta dei Carafa e poi dei Massimo. Questi ultimi la cedettero nel 1762 alla Famiglia Gabrielli.
Pur essendo molto piccola, Roccasecca dei Volsci vanta alcuni interessanti monumenti; come la Collegiata di S Maria Assunta (dove si conservano le reliquie del patrono S Massimo), il Tempietto di S Raffaele (XVII sec, con all'interno affreschi della Scuola del Domenichino), la chiesetta medievale (ma rimaneggiata) di Santa Croce (ove si trova un frammento della Croce di Cristo) e la chiesa di San Sebastiano del 1700.
A fondo valle, all'inizio della strada che sale a Roccasecca dei Volsci e in prossimita' del moderno svincolo della superstrada per Terracina, si trova la piccola ed elegante chiesetta circolare della Madonna della Pace. Purtroppo versa in uno stato di deprecabile abbandono. Qualche hanno fa era addirittura diventata una stalla per asinelli.
Vidi per la prima volta l'esemplare nel 2003 durante una ricerca assieme all'amico Francesco Boccia di Amaseno. (la foto risale invece al 2005, scattata durante le ricerche per il mio primo libro "Valcento", poi uscito nel 2007). Ricordo che incontrammo il sindaco di allora, dott. La Noce, a cui chiesi informazioni su quel simbolo. Rispose che l'avevano fatto i soldati tedeschi durante l'occupazione dal 1943 al 1944.

Rimanemmo sconcertati e cercammo di approfondire la questione ma non e' mai emerso nulla. Persino gli anziani del posto sono mai stati in grado di dirmi qualcosa. In compenso furono proprio costoro che ci misero sulle tracce di altri esemplari di TC presenti nella dirimpettaia Sonnino (sorge sempre su propagini dei Monti Ausoni, quasi di fronte a Roccasecca dei Volsci). Infatti pur mostrando di non conoscere nemmeno l'uso ludico del simbolo rocchigiano, ci dissero che c'era qualcosa di simile presso la chiesa di S Michele Arcangelo appunto a Sonnino (LT).
La datazione di questo esemplare agli anni del secondo conflitto mondiale e ad opera di soldataglia tedesca è, quindi, tutta da approfondire.

 

  • Crediti: Giancarlo Pavat, a cui vanno i nostri ringraziamenti

 

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