SCIACCA (AG)

Due interessanti Triplici Cinte in verticale (ad altezza occhi) sono state documentate in un contesto di numerosi altri graffiti e incisioni (soprattutto di tipo religioso) presenti sulla facciata laterale di Palazzo Arone di Bertolino costruito a metà del XIX secolo su progetto dell'architetto saccense Salvatore Gravanti per volontà del barone di Bertolino, discendente dell'antica famiglia Arone. L'edificio si innestò su una costruzione precedente del XVII secolo.

La misura dell'esemplare mostrato nella foto di apertura è di 12 x 12 cm circa.

Più o meno sullo stesso asse si trova un secondo esemplare, che misura 9 x 9 cm circa. Dal segmento mediano superiore sembra protrudere una croce disposta obliquamente (che non possiamo sapere se fatta al contempo); sul lato destro si osserva la presenza di un elemento triangoliforme. Questa TC è circondata da un cerchio incompiuto o coperto da residui di intonaco.

La superficie lapidea è interessata da una elevata concentrazione di graffiti e incisioni, oltre che da abrasioni della pietra, per cui non tutti risultano di facile lettura (potrebbe esservi un altro paio di TC incompiute).

Interposto ai due chari schemi di TC si osserva un'incisione non figurativa di tipo geometrico costituita da un rettangolo attraversato da alcune diagonali, che potrebbe fare pensare ad uno schema imparentato con l'Alquerque (sul quale permane un notevole dubbio). Superiormente è visibile una croce. Di seguito viene mostrato il dettaglio dell'elemento:

Nella seguente immagine vediamo invece un'opportuna elaborazione grafica dei segni e dei simboli rilevati dal nostro prezioso segnalatore:

Non è possibile, al momento, contestualizzare cronologicamente queste incisioni nè il loro intento. Appare chiaro che, trovandosi verticalmente e non su blocchi di reimpiego, le Triplici Cinte non possano avere assolto alla funzione ludica. Parecchie delle altre incisioni appartengono alla sfera religiosa come il cristogramma IHS e croci e questo deve fare riflettere perchè non si tratta di un edificio religioso ma di una dimora nobiliare. Tra l'altro la parete affaccia su un vicoletto che non sembra avere rivestito grossa importanza viaria, tuttavia esso conduce al centro storico della città. In attesa di ulterori approfondimenti, possiamo per il momento soltanto ipotizzare il passaggio di pellegrini o fedeli che si recavano in visita ad uno dei numerosi luoghi di culto di Sciacca, dove spicca la devozione verso la Madonna del Soccorso. Interessante sapere che a circa 400 m dal vicoletto si trova la chiesa di S. Maria di Loreto, fondata nel XVI secolo, ampliata nei due secoli successivi, poi ricostruita e riaperta al culto nel 1930.

  • Segnalazione e foto: Mario Bonaviri, che si ringrazia moltissimo (22/07/2020)
  • Scheda inserita il 24/07/2020 da M. Uberti
webmaster Marisa Uberti