VALLE GRANARA (comune di S. GIOVANNI ROTONDO, FG)
La zona in cui è stato scoperto questo esemplare è impervia, quasi a ridosso di pareti a strapiombo; si tratta di un piccolo riparo carsico a taglio, con il soffitto molto basso (all'interno ci si sta quasi sdraiati). Trovare questo ambiente è difficilissimo per via delle difficoltà del percorso e della vegetazione che ricopre gran parte della zona. Infatti l'esplorazione della grotta è stata effettuata da uno speleologo e guida turistica, il dr. Domenico S. Antonacci. Egli ha così potuto documentare una notevole quantità di incisioni a taglio di età neolitica.
Il Gargano è ricco di queste incisioni ma dato l'alto numero di grotte, caverne e ripari carsici, è comunque abbastanza raro trovarne.Ricorderemo ai nostri lettori che in una di queste grotte, nel territorio di Monte S. Angelo, sono stati trovati e segnalati al nostro Centro Studi nel 2017 alcuni graffiti di Tris e griglie (v. scheda).
Tornando alla grotta della Valle Granara, per il nostro censimento e studio interessa in particolare il ritrovamento di un'incisione non figurativa da identificarsi come una Triplice Cinta, localizzata in posizione insolita, sulla parete verticale dell'antro. Lo schema è visibilmente privo di una proporzione geometrica ed è stato tracciato manualmente. I rapporti geometrici (lati e segmenti mediani) appaiono disordinati e in questi casi sarebbe importante realizzare un frottage per definire opportunamente i dettagli dello schema.
Graffiti e incisioni a taglio presenti sulle pareti della grotta
Il dr. Antonacci mostra, alle sue spalle, l'incisione attribuita ad una Triplice Cinta
"L'incisione è evidentemente incisa in modo diverso rispetto agli altri petroglifi e con strumento visibilmente "più recente" ma si ignora ovviamente il periodo. Il Gargano vede da sempre una presenza costante di eremiti che trovavano rifugio in questi ambienti oppure lasciavano segni di un certo significato dove trovavano motivo di farlo. Questa TC non è stata incisa per giocare. Chi l'ha incisa voleva dare un significato ben preciso e non è posto di passaggio per pellegrini, nè antichi nè moderni. Inoltre, la grotta è rimasta sconosciuta ai più per molto tempo quindi la TC dovrebbe essere comunque antica. Non preistorica, ma antica. Le misure si possono dedurre dalle foto. E' la prima TC in Daunia con caratteristiche di questo tipo ed è nello schema classico. E' stata incisa al di sopra di alcune incisioni neolitiche, ed è stata messa lì per "contrassegnare" il luogo da un punto di vista sacrale", ci dice il dr. Giovanni Barrella, amico dello scopritore e autore della segnalazione al nostro CSTC.
- Segnalazione e foto dr. Domenico S. Antonacci, a noi pervenuta tramite il dr. Giovanni Barrella il 12/05/2020. Ringraziamo vivamente entrambi e approfondiremo questo interessante ritrovamento!
- Scheda inserita il 14/05/2020 da M. Uberti