ZANICA (BG)
Su una delle lastre di copertura della balustra che recinge il sagrato della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Nicolò Vescovo si trova un'incisione di modeste dimensioni raffigurante lo schema della Triplice Cinta. Le misure del lato più esterno sono di circa 6,7 cm x 6, 7 cm. L'incisione è visibile seppure consunta. Le attuali forme dell'edificio risalgono al XVIII secolo, ma le sue origini sono antichissime. La si trova citata in un documento del 1353, con intitolazione a San Nicola e nel 1520 era già parrocchiale. Interessante una lapide incassata nella facciata settentrionale, che cita "Cristoforo Tasso filosofo, canonico, abate e protonotaro apostolico, memore delle umane miserie, sè vivente, pose 1585". Il progetto della chiesa settecentesca si deve all'architetto Gian Battista Caniana.
La consacrazione della chiesa avvenne il 21 Settembre 1774, alla presenza del vescovo Marco Molino; nel 1889 fu ampliata con aggiunta delle due navate laterali. Nel 1969/'71 è stata restaurata dall'ing. Gianni Michelato. Le basi della chiesa denotano la sua antichità mentre tutto il campanile risulta di stile più antico (1533). All'interno, opere importanti di artisti quali Francesco Cavagna (Cavagnolo), Palma il Giovane (Giacomo Negretti), Giacomo Trècourt, Giacomo Gritti, Cesare Maironi e, ancora, Camillo Procaccini, Gherardo delle Notti, Antonio Cifrondi, Enea Salmeggia (il Talpino), Pasquale Arzuffi (artista morto nel 1965).
La baluastra sembra proprio appartenere al periodo di rifacimento dell'edificio, ovvero il XVIII secolo. Ignota la mano che ha lasciato l'incisione e il motivo, probabilmente ludico: è situata quasi di fronte all'ingresso, con maggiore possibilità di essere "colti a giocare" sul sacro sagrato (mentre c'è molto spazio anche ai margini della balaustra stessa, dove si era sicuramente meno notati). Il sagrato è preceduto da una scalinata che accentua la maestosità del monumento.
Segnalazione e foto: Marisa Uberti (12 luglio 2017); al momento della pubblicazione di questa scheda risulta, per noi, INEDITA.
Scheda inserita il 12/07/2017 da M. Uberti