La Triplice Cinta nella Bitetto Medievale
(Vito Gatti)
Le origini storiche di questo piccolo centro in provincia di Bari vanno ricercate nelle fessure dei secoli, poiché nel territorio pare siano stati rinvenuti tombe e resti di corredi funerari risalenti, addirittura, al VI secolo a.C.; nell'XI secolo d.C. Bitetto fu sede vescovile. Questo insediamento, come tutti i centri dell'Italia meridionale, nel corso della storia ha dovuto sottostare agli abusi e ai soprusi degli Orientali, per lo più Saraceni, che con le loro scorribande spesso hanno imbastardito le popolazioni locali. Ben due volte, Bitetto fu colpita dalle scorrerie Saracene e di qui la tesi di coloro che attribuiscono a tali episodi l'origine del nome Bitetto: appunto da "Bi-Tetto", cioè città che ha avuto due tetti. In realtà ciò risulta poco attendibile, poiché per ricostruire due volte il tetto della città, doveva comunque esistere un nucleo originario, avente un proprio nome, e se cosi fosse perché gli abitanti del loco avrebbero dovuto necessariamente cambiare il nome alla loro città? Ma ammettiamo che, per un qualsiasi motivo a noi sconosciuto, si avvertì il bisogno di cambiare il nome all'insediamento, questo si sarebbe dovuto chiamare "Tri-Tetto". Dunque, questa teoria potrebbe risultare priva di fondamento. Un'altra origine del nome potrebbe venire da "Vitectum": nello stemma del paese è rappresentato il simbolo della "vite", il cui nome dialettale è "Vtett", da cui si sarebbe avuta la trasformazione fonetica in Bitetto. Il paesaggio agrario circostante Bitetto è caratterizzato dalla più mediterranea delle piante: l'olivo che, insieme al mandorlo e ai vigneti, rappresentano per la città una "tradizione secolare"...
- LA TRIPLICE CINTA (dell’Opera Pia Purgatorio di Bitetto)
A seguito dei lavori di restauro che hanno interessato il Cappellone della più antica congregazione laicale (XVII sec.) di Bitetto “Opera Pia Purgatorio”, situata all’interno della Cattedrale S. Michele Arcangelo (allora cattedra vescovile del XII sec.), salendo la scala di accesso all’oratorio, sul davanzale in pietra di uno dei tre finestroni, è stato rinvenuto un antico graffito inciso su pietra e noto agli studiosi come la Triplice Cinta .
Bitetto (BA): Cattedrale San Michele Arcangelo
Le scale di accesso all’oratorio Finestrone centrale
La Triplice Cinta incisa sul davanzale di pietra del finestrone dell’Opera Pia del Purgatorio
- LA TRIPLICE CINTA (della Casa dei Cavalieri di Malta di Bitetto)
La Casa-Torre di via Leonesse, ubicata nel centro storico di Bitetto è un edificio medievale sviluppato su tre livelli, tradizionalmente chiamato “la Casa dei Cavalieri di Malta”, ascrivibile ad un lasso di tempo compreso tra il XIII e il XIV secolo; oscure rimangono le sue origini e la destinazione. Per l’accesso si sale una scala in pietra di otto gradini; giunti al quinto scalino troviamo incisa la Triplice Cinta.
La Casa dei Cavalieri di Malta
Scala di accesso alla Casa-Torre
La TC incisa sul quinto gradino uinto gradino
- LA TRIPLICE CINTA (della Chiesetta dell’Annunziatella di Bitetto)
La Chiesa di S. Maria de Majora (oggi chiamata dell’Annunziatella) fu fatta costruire nel 1385 da Vito di Majora nel centro storico di Bitetto, in via Annunziata. Mentre si entra, guardando sulle mura esterne di accesso che sostengono l’architrave, si notano incisi dei simboli; sulla colonna sinistra vi è una Croce, forse Templare e una Triplice Cinta, mentre sulla colonna destra è scolpita un'altra Croce, probabilmente Templare.
Chiesetta dell’Annunziatella
Le freccette rosse indicano i punto dove sono incise le TC, sullo stipite sinistro, entrando in chiesa
Croce e Triplice Cinta scolpite sulla colonna sinistra, entrando in chiesa
Croce scolpita sullo stipite3 destro, entrando in chiesa
Sempre in via dell’Annunziata nei pressi della chiesetta l’Annunziatella, si puo vedere sul muro di un’abitazione un altro simbolo...
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